Cosa leggere ai bambini?
Come scegliere il libro giusto al momento giusto?
Quando è opportuno iniziare ad avvicinare i bambini alla lettura?

Con questo approfondimento tematico tenteremo di dare una risposta a tutte queste domande e, forse, la prossima volta che vi troverete davanti al reparto bambini alla ricerca del titolo perfetto, ripenserete a questo post.

Cominciamo con il dire che è possibile arricchire la vita dei bambini, fin da quando vengono al mondo, con i libri e la lettura. Studi dimostrano che avvicinando precocemente i bambini alla lettura e all’alfabetizzazione si può influenzare positivamente lo sviluppo delle competenze fonologiche, l’accrescimento del vocabolario, l’acquisizione delle competenze essenziali al successivo apprendimento autonomo.

L’incontro con il libro attraversa diverse fasi, dalla familiarizzazione con l’oggetto, le prime esplorazioni, le prime letture delle immagini, poi una ricerca più intensa, le riletture, fino a raggiungere una scoperta del proprio modo e tempo per gustare appieno le storie.

Papà e figlia in libreria Vettori

Il bambino ovviamente non sa leggere in senso stretto, ovvero non riesce a trasformare in informazioni intelligibili quelle formichine nere che galleggiano su pezzi di carta rilegati. Tuttavia, fin dalla nascita impara a interpretare le emozioni espresse dai volti di chi lo circonda e dai loro gesti. Poi, acquisisce la capacità di comprendere immagini, disegni e illustrazioni. Se il bambino è correttamente stimolato, queste competenze possono svilupparsi in modo profondo e ampio, migliorando la qualità di vita del piccolo anche sul lungo termine.

Ognuno di noi è diverso e unico, non c’è un modello universale.

Un punto che vogliamo sottolineare con forza è che, anche nell’ambito dell’educazione alla lettura, non si può indicare una strada da seguire che vada bene per tutti. Ognuno di noi è diverso e unico, non c’è un modello universale. Tuttavia, si possono seguire dei consigli dettati dalle ricerche scientifiche e dalla conoscenza che abbiamo dello sviluppo cognitivo, e non solo, del piccolo. Ogni bambino ha i propri tempi, il proprio percorso di vita e sviluppo. Non tutti faranno conoscenza con l’oggetto libro ancora in fasce, c’è chi prenderà in mano il primo a tre anni. Per questo motivo, le indicazioni date dagli editori e quelle che daremo anche noi in questo articolo, così come facciamo in libreria, non sono prescrittive, ma servono a orientarci nella vasta offerta di titoli per bambini che imparano ad approcciarsi alla lettura.

Fatto questo preambolo strettamente necessario, iniziamo con i suggerimenti su quali libri sono adatti per le diverse fasi di crescita del bambino.

– 9 MESI

Anche prima di nascere, il bambino percepisce in qualche modo l’esterno e soprattutto la madre che lo porta in grembo. Sembra che il feto percepisca la voce materna propagata attraverso tessuti e ossa, motivo per cui alla nascita il bambino preferirebbe la sua voce ad altre.

Si può quindi provare a veicolare un amore per la lettura anche prima del lieto evento, come se fosse una carezza al nascituro ma anche alla madre. In questo caso, non stiamo trasferendo contenuti, ma suoni, atmosfere e ritmi, come una coccola. Sono perfette letture ritmate, libere, musicali, per provare benessere e trovare una connessione. Via libera quindi a filastrocche, cantilene, melodie, ma anche a letture rilassanti per la madre (un classico, il proprio libro preferito…).

Meravigliosi sono anche alcuni albi illustrati, da condividere tra genitori o con eventuali fratelli e sorelle maggiori: inni alla genitorialità, libri sulla famiglia e sulla meraviglia di accogliere un neonato, aspettative, speranze, condivisione di attese e paure.

Si può quindi provare a veicolare un amore per la lettura anche prima del lieto evento, come se fosse una carezza al nascituro ma anche alla madre.

È NATO! È NATA!

I primi 18 mesi di vita (e in particolare i primi 12) sono importantissimi per gettare le fondamenta di una vita equilibrata e di una crescita psicofisica adeguata, motivo per cui il bambino ha bisogno di un ambiente ricco di stimoli di ogni tipo, di attenzione, di interazioni.

0-6 MESI

I libri perfetti per questo periodo sono:

  • Cartonati con silhouette o immagini geometriche in bianco e nero o colorate con forte contrasto per stimolare lo sviluppo cognitivo del senso della vista. Quest’ultimo non è ancora ben sviluppato alla nascita, solo gradualmente il bambino inizierà a distinguere le forme e riconoscere i colori fondamentali.
  • Libri di stoffa, gommapiuma o cartonati di piccole dimensioni per una prima esplorazione dell’oggetto libro. “Fatemi capire: è una cosa che si mangia, annusa, lancia, strappa o scuote?”
  • Libri con filastrocche, nenie, ninne nanne da leggere a voce alta e a ripetizione, per stimolare l’attenzione e lo sviluppo fonologico del bambino grazie a una lingua cadenzata e ritmata.
Fatemi capire: è una cosa che si mangia, annusa, lancia, strappa o scuote?

6-9 MESI

In questa fase della crescita possiamo iniziare a sbizzarrirci.

Inizia infatti un interesse vero e proprio per l’oggetto libro, che viene manipolato dal bambino, spinto dalla curiosità di scoprire cosa c’è dentro, come si apre, come funziona. Si può cominciare anche a indicare un’immagine e pronunciare la parola o il verso corrispondente, come una specie di gioco tra lettore adulto e bambino che permette di creare il collegamento fondamentale tra il significante e il significato, oltre a porre le basi lessicali e sintattiche essenziali per la costruzione del pensiero.

Via libera a:

  • Libri con rilievi, inserti tattili o apribili da manipolare, stringere, tirare, lanciare, mordere, costruire.
  • Libri sonori, luminosi, profumati per giocare e classificare gli stimoli sensoriali.
  • Libri con immagini di oggetti o animali semplici (possibilmente rappresentati con sagome di profilo, di più facile individuazione).
  • Libri con rappresentazioni o foto di bambini (preferibilmente ritratti o fotografati di fronte) per stimolare una maggiore consapevolezza di sé e degli altri.
  • Libri con onomatopee per favorire l’inizio della lallazione e stimolare lo sviluppo del linguaggio: il bambino comincia a giocare con la voce e tenta di imitare chi interagisce con lui.
Inizia un interesse vero e proprio per l’oggetto libro.

9 MESI-2 ANNI

Dopo averlo mangiato, sbattuto, lanciato, usato come sonaglio o cuscino, il nostro giovane lettore in erba può iniziare a comprendere che un libro non rientra nella categoria dei giocattoli.

È un oggetto che si sfoglia, che ha un dritto e un rovescio, che contiene dei segni, delle immagini, un contenuto che non si può toccare (una mela non è davvero una mela da mordere), ma che ricorda, richiama oggetti della realtà o bambini come lui.

Tutto questo, chiaramente, può avvenire solo con l’aiuto di mediatori che lo accompagnano nella scoperta e, solo dopo aver ricevuto un imprinting, il bambino riuscirà a usare il libro autonomamente.

Per soddisfare la sua curiosità, si consigliano:

  • Libri con le facce per la lettura delle emozioni, un compito per niente facile, ma allo stesso tempo una capacità da allenare per imparare a stare in società. Meglio se si tratta di fotografie, in modo che risulti più semplice discernere le emozioni associandole a ciò a cui i bambini sono abituati fin dalla nascita.
  • Libri attivi che richiedono la partecipazione del lettore. Il lettore interviene attivamente: deve usare la voce per ripetere onomatopee, muovere il corpo per imitare comportamenti, usare le dita per toccare.
  • Libri cucù per giocare insieme a far nascondere e riapparire, per cercare quello che è celato alla vista, perché è proprio in questo periodo che il bambino inizia a comprendere che quello che non si vede esiste ancora.
  • Libri delle prime parole, che sostengono il riconoscimento e la denominazione delle cose di uso comune, permettono l’accrescimento del vocabolario verbale e iconico, oltre che una prima simbolizzazione, che procederà ancora fino ai 3/4 anni. In altre parole, i segni scritti, inizialmente incomprensibili per il bambino, si caricano di significato quando coglie l’esistenza di una relazione tra suono scritto e suono sentito, entrambi collegati alla figura.
  • Album di contestualizzazione, ovvero rappresentazioni di singoli oggetti nel proprio contesto.
  • Libri con rappresentazioni di oggetti familiari per conoscere il mondo a partire da quello che ci circonda, per riconoscere, immagazzinare e formare un vocabolario di immagini. Interessanti in questo ambito i cestini dei tesori.
  • Primissime narrazioni, ovvero libri che non abbiano ancora una relazione causa-effetto, ma che siano formati solo da una serie di azioni che si susseguono in modo semplice, per approcciarsi alle prime storie e al loro funzionamento.
Il nostro giovane lettore in erba può iniziare a comprendere che un libro non rientra nella categoria dei giocattoli.

2-3 ANNI

Arriva il tempo delle domande e delle curiosità, del voler sapere ed esplorare sia il mondo magico sia il mondo reale. Prendiamo ufficialmente il largo e lasciamo anche al bambino la possibilità di scegliere liberamente.

In questa fase, i libri perfetti sono:

  • Prime narrazioni, protostorie: non più libri per sapere ma libri per sognare. Si tratta della prima fiction, che permette un’espansione del vocabolario e della capacità di esprimersi. Il bambino non è ancora pronto per comprendere ogni aspetto di fiabe e storie complesse e in questo momento è fondamentale allenare la capacità di comprendere uno schema di azione delle storie, per capire che un evento segue l’altro, che c’è un inizio, uno sviluppo e una fine. La chiave è inventare tante storie, raccontarne tante ogni giorno, sia corte e semplici, sia lunghe e più complesse, perché il bambino possa progredire nell’elaborazione di schemi sempre nuovi.
  • Libri con alette per scoprire cose sorprendenti e favorire l’esplorazione tattile.
  • Libri ludici e interattivi per giocare leggendo, in cui il lettore viene chiamato in causa con domande, richieste di muoversi o di muovere il libro in un determinato modo.
  • Concept book, ovvero libri che stimolano la formazione di un concetto, organizzando le prime nozioni: si tratta spesso di cartonati con figure accompagnate dal termine corrispondente e classificazioni/categorizzazioni di elementi simili o con caratteristiche comuni (i colori, i numeri, le forme), che aiutano a categorizzare e differenziare. Questi libri arricchiscono il bagaglio lessicale e la capacità di cogliere la coerenza nei testi sia verbali sia visivi.
Prendiamo ufficialmente il largo e lasciamo anche al bambino la possibilità di scegliere liberamente.

3 ANNI E PIÙ

Indicativamente al raggiungimento dei tre anni, il nostro piccolo lettore è pronto per fare il salto di livello: la sua concentrazione è maggiore e il suo interesse per i libri, e per il mondo che lo circonda, è tale da poter affrontare anche testi più complessi.

Si può quindi partire con:

  • Fiabe (classiche e non) con illustrazioni.
  • Albi illustrati: il bambino comprende ora parole, immagini e simboli, la sua memoria è più sviluppata e gli permette di cogliere i rapporti di successione, di costruire schemi. Ora si accorge se la storia non è finita e se si saltano pezzi! È pronto anche per libri con illustrazioni e intrecci narrativi più complessi.
  • Testi di divulgazione: più complessi dei concept book, trattano ambiti più astratti (astronomia, lettere, botanica, anatomia, ecc.), classificano dati percettivi (anche i colori per esempio, ma in modo più approfondito), l’ambiente naturale/artificiale. Non c’è più solo la coerenza ma anche la coesione, ovvero la capacità di cogliere una continuità tra una scena e la successiva.
La sua concentrazione è maggiore e il suo interesse per i libri, e per il mondo che lo circonda, è tale da poter affrontare anche testi più complessi.

Come scegliere il libro giusto:

  • Non seguire pedissequamente le indicazioni dell’età di lettura, non tutti i bambini sono uguali, pensa a cosa potrebbe piacere o giovare allo sviluppo del tuo bambino.

  • Ricorda che non è il prezzo che fa di un libro un buon libro.

  • Scegli libri da leggere insieme, ma anche libri con cui il bambino possa sperimentare autonomamente (possibilmente maneggevoli, robusti, facili da trasportare, che si possano pulire, se con finestrelle o inserti che siano resistenti alla curiosità vorace dei più piccoli).

  • Valuta bene la quantità di testo presente (non deve essere troppo lungo né troppo corto) e la qualità delle immagini (il colore, il segno, lo stile).

  • Seleziona libri variegati, nella storia, nei personaggi, nelle ambientazioni, che non finiscano sempre con un insegnamento esplicito.

  • Scegli libri che piacciano e che stimolino la fantasia anche di chi deve leggerli a voce alta. L’entusiasmo è contagioso!

  • Nel dubbio, affidati a chi lo fa di mestiere: insegnanti, bibliotecari, librai… ma anche ai tuoi gusti e all’istinto!

…e ricorda che uno stesso libro può essere accolto in modo diverso dallo stesso bambino in momenti di sviluppo cognitivo diversi.

Buona lettura a tutti e ci vediamo in Libreria!

  • Nati sotto il segno dei libri. Il bambino lettore nei primi mille giorni di vita / Paladin, Luigi – Valentino Merletti, Rita Campi Bisenzio: Idest, 2015
  • Nati per leggere: una guida per genitori e futuri lettori / [coordinamento Nives Benati; testi introduttivi Angela Dal Gobbo] 7. ed. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2021
  • Libro fammi grande. Leggere nell’infanzia / Rita Valentino Merletti, Luigi Paladin: Idest, 2013